Un tripudio di colori

By pane&marmellata - agosto 24, 2012


Siamo rientrati lunedì da un bellissimo weekend in Toscana.... Amo la Toscana.... i suoi meravigliosi paesaggi, le bellezze artistiche e storiche, i sapori, e poi amo le persone, il loro fantastico accento, la loro simpatia e spontaneità... 




Un paio di giorni immersi nella tranquillità della meravigliosa campagna toscana.... Siamo stati innanzitutto a San Gimignano, splendido borgo che, grazie al suo bellissimo centro storico medievale, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.... San Gimignano sorge su un sito abitato dagli etruschi almeno dal III secolo a.C. su un colle scelto per questioni strategiche, essendo dominante sull'alta Val d'Elsa.... Il borgo è quasi interamente racchiuso nelle mura del XIII secolo ed è soprattutto famoso per le torri medievali che ancora caratterizzano e rendono unico il suo profilo... Per questa sua peculiarità, gli si è attribuito addirittura il nome di Manhattan del Medioevo e, in effetti, da lontano sembra di vedere alti grattacieli che dominano la città... Nel Trecento si arrivò a contare 72 torri mentre oggi ne rimangono 14, di cui la più alta, con i suoi 54 metri, è la Torre del Podestà (detta anche Torre Grossa)... molto bella piazza della Cisterna, il centro del borgo, di forma triangolare e un tempo destinata al mercato e a palcoscenico per feste e tornei....prende il nome dalla cisterna del 1237 che forniva l'acqua alla popolazione che se ne serviva frequentemente, tanto che le catene e le funi che trascinavano le brocche sul bordo hanno formato dei solchi..... e poi piazza del Duomo, fulcro della vita religiosa e politica del borgo medievale e altrettanto bella....qui, in cima a un’alta gradinata spicca la Collegiata di S. Maria Assunta del XII secolo...di fronte si può ammirare il Palazzo del vecchio podestà sovrastato dalla Torre Rognosa alta quasi 52 metri (il cui nome deriva dal fatto che, dopo il trasferimento del podestà, fece da carcere e, appunto per questo, era visitata da chi aveva "rogne") accanto alla Torre Chigi.... Sul lato sud, invece, si trova il palazzo nuovo del Podestà (attualmente sede del museo civico), con la loggia del Comune, affiancato dalla Torre Grossa.... Un borgo in cui si può respirare davvero tutto il fascino del Medioevo!!!

San Gimignano -  Centro storico

Davvero molto graziosa anche Volterra, città celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro (nei tanti negozi sparsi per la città si possono trovare tantissimi  oggetti che sprigionano tutto il fascino e la raffinatezza di questa roccia)...conserva un notevole centro storico di origine etrusca, con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori (del '200, simbolo e sede del potere comunale) sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato.... Di ogni periodo è possibile trovare tracce e testimonanianze: del periodo etrusco rimangono la cinta muraria (costruita con ciclopici blocchi di pietra locale, fu modificata in epoca medievale), l’imponente Porta all’Arco e i numerosi reperti archeologici conservati nel Museo Etrusco Guarnacci, che ospita la raccolta più estesa di reperti etruschi d'Italia, tra cui la famosa "Ombra della Sera", alta 57,5 cm e che rappresenta una figura maschile con una caratteristica forma allungata del corpo ma con proporzioni esatte.... Si dice che sia stato il poeta Gabriele D'Annunzio a darle il nome "Ombra della sera", poiché nel guardarla gli venivano in mente le lunghe ombre del tramonto.... Ma risale al Medioevo la struttura della città che possiamo notare, oltre che nella cinta muraria, anche nel tracciato urbano, con le sue strette viuzze, i suoi palazzi, le case-torri, le chiese..... imponente è la Fortezza Medicea, costruita sul più alto ripiano del monte volterrano e edificata ad uso militare, fu, fin dall'inizio, utilizzata come carcere politico: nelle sue celle passarono sia gli oppositori dei Medici, sia i patrioti del nostro Risorgimento.... oggi ospita reclusi a vita e a tempo, con una sezione di carcere giudiziario.... e poi il Duomo di Volterra, in stile romanico, innalzato a più riprese tra il XII ed il XIII secolo... il teatro romano, che venne riportato in luce negli anni cinquanta da scavi archeologici condotti nella località di Vallebuona.... risalente alla fine del I secolo a.C., il teatro era parzialmente scavato nel pendio naturale di un'elevazione, in analogia con i teatri greci.... Una città affascinante e circondata da un paesaggio davvero caratteristico grazie anche alle cosiddette Balze, crepacci e voragini che hanno avuto origine per effetto dell'erosione che ha anche trascinato con sè necropoli etrusche, edifici, chiese e monasteri... Un panorama particolarmente suggestivo!!!!


Volterra

Stavo notando che ultimamente più che un blog di ricette questo sembra essere un blog di resoconti di viaggio, ma, visto che la mia passione per i viaggi è paragonabile a quella per la cucina, mi è impossibile non raccontare un po' dei posti che visitiamo e che ci sono piaciuti... Comunque lascio anche una bella ricetta per una pasta buonissima, ricca di colori e anche di salute grazie a tutte le buone verdure con cui è fatta.... e se poi le verdure arrivano direttamente dall'orto della nonna che con amore e dedizione se ne prende cura per la sua famiglia, questo piatto diventa ancora più speciale!!!!

Trombette 6 colori alle verdure



Ingredienti per 2 persone:
  • 135 g di trombette 6 colori (la pasta colorata è quella fatta con spinaci, pomodoro, barbabietola etc. e si trova facilmente nei supermercati più forniti)
  • Uno spicchio d’aglio
  • Mezza cipolla
  • 3 carote
  • 2 zucchine medie
  • Mezza melanzana
  • Mezzo peperone
  • Qualche fogliolina di salvia
  • Pecorino Toscano DOP grattugiato q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio Extravergine d’oliva q.b.

In una padella rosolare l’aglio spremuto e la cipolla tritata con un filo d’olio evo. Tagliare  a pezzetti tutte le verdure e mettere nella padella prima le carote, poi la melanzana e il peperone e, infine, le zucchine. Salare e far rosolare per bene per qualche minuto, aggiungere la salvia, portare a cottura aggiungendo qualora necessario un po' d'acqua. Intanto far cuocere la pasta in acqua salata e, una volta cotta, farla saltare nella padella col sugo. Impiattare e completare col Pecorino.

Lo sapevate che il Pecorino Toscano DOP…
…  è un formaggio italiano a Denominazione di Origine Protetta prodotto con latte di pecora? Il pecorino, in Toscana e più a sud, non viene chiamato formaggio ma comunemente cacio. I primi cenni storici sul Pecorino Toscano si hanno all’epoca dei Romani, in particolare nel documento Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, in cui viene descritta per la prima volta la produzione del cacio della zona di Luni, odierna Lunigiana. Tuttavia, si ritiene che l’allevamento di ovini in Toscana sia ben antecedente, facendolo risalire al periodo degli Etruschi. Conosciuto nel 1400 con il nome di “cacio marzolino” per via del periodo di produzione (da Marzo e per tutta la primavera), il Pecorino Toscano a metà del XIX secolo era già un prodotto che veniva realizzato secondo specifiche modalità produttive. Fonti storiche attestano che fosse un alimento molto gradito e apprezzato da personaggi illustri come Lorenzo il Magnifico.  Sia per il contenuto di proteine nobili, sia per la ricchezza di vitamine A, B1, B12 e PP, è considerato un alimento completo.

  • Share:

You Might Also Like

2 Comments

  1. Anche io amo la Toscana e la cucina toscana... e che buone queste trombette! Complimenti :) Un bacione!

    RispondiElimina