Nonostante il freddo pungente di questi giorni, il tempo ci sta regalando delle splendide giornate di sole...Ed io oggi ne ho approfittato per andarmene un po' in giro per comprare gli ultimi pensierini per il Natale ormai dietro l'angolo…Ogni anno mi riprometto di iniziare per tempo a pensare ai regali per non trovarmi a dover far tutto all’ultimo momento nella frenesia dei giorni prima di Natale, ma ci fosse un anno che riesco poi a realizzare questi buoni propositi…CosƬ gli ultimi giorni mi ritrovo tra la ressa, bloccata perennemente nel traffico che mi fa impiegare piĆ¹ di mezz’ora per attraversare la cittĆ (e la mia ĆØ una piccola cittĆ ) e a correre per la paura di non riuscire a far tutto in tempo…L’atmosfera con le luci e le musiche natalizie in compenso ĆØ davvero magica, nonostante il gran caos del periodo…Comunque, anche per quest'anno i regali alla fine li ho fatti tutti, salvo magari ancora qualche piccolo pensierino dolce che preparerĆ² nei prossimi giorni...Ma intanto la ricetta di una bella crostata per la felicitĆ del mio fidanzato che ama tantissimo questa categoria di dolci…Per non fare la classica crostata alla marmellata e visto che a me piace molto la combinazione tra l’amaro del cacao e il dolce della marmellata, ho modificato la ricetta della pasta frolla di Ernst Knam per renderla 'dark' e l'ho ricoperta con una meravigliosa marmellata di albicocche…Un connubio davvero perfetto...
Crostata al cacao e marmellata di albicocche
Ingredienti:
- 550 g di farina
- 50 g di cacao amaro
- 300 g di burro
- 300 g di zucchero
- 2 uova
- 12 g di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- Vaniglia
- Marmellata di albicocche
Lavorare bene a mano il burro a pezzetti con lo zucchero. Agiungere poi il sale, la vaniglia e le uova. Impastare fino a quando gli ingredienti saranno ben amalgamati e unire poi il cacao, il lievito e la farina setacciati e lavorare ancora l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare in frigo per 4 ore (io l'ho lasciata solo un'oretta). Preriscaldare il forno a 180°. Stendere l'impasto nello stampo (tenendone un po' da parte per la griglia), coprire con la marmellata e creare delle strisce con l’impasto avanzato con cui ricoprire la base. Cuocere per 30-35 minuti circa.
… fu coltivato per primi dai Maya intorno al 1000 a.C.? Secondo una leggenda Maya la coltura della pianta del cacao fu merito del loro terzo re Hunahpu. Invece, una leggenda azteca narra che una principessa fu incaricata di custodire un tesoro dal suo sposo che era partito per la guerra. Quando arrivarono i nemici la principessa si rifiutĆ² di rivelare loro il luogo dov'era nascosto il tesoro cosƬ fu uccisa e dal suo sangue nacque la pianta del cacao, i cui semi sono forti come la principessa, rossi come il suo sangue e amari come la sua sofferenza. Successivamente iniziarono a coltivare la pianta del cacao anche gli aztechi. Il cacao era riservato alle classi alte a scopo rituale e consumato come bevanda piccante aromatizzata con vaniglia, pepe e peperoncino e avente uno strato di schiuma ottenuta attraverso ripetuti travasi dall'alto da un recipiente ad un altro. Inoltre, i semi di cacao erano usati anche come moneta di scambio e unitĆ di misura (il primo nome del cacao era 'Amygdalae pecuniariae', che vuol dire mandorla di denaro). Nel 1502 Cristoforo Colombo sbarcĆ² in Honduras e lƬ assaggiĆ² una bevanda a base di cacao e, pur non sembrandone particolarmente entusiasta, ne portĆ² alcuni semi a Ferdinando ed Isabella di Spagna. Bisogna perĆ² aspettare il 1519 e HernĆ n CortĆ©z per vedere l'inizio della diffusione in Europa del cacao. Arrivato nelle Americhe, HernĆ n CortĆ©z venne scambiato dai locali per il Dio QuetzalcoĆ tl, che sarebbe dovuto tornare proprio in quell'anno e, cosƬ, l'imperatore Montezuma gli donĆ² un'intera piantagione di cacao. Nel 1528 CortĆ©z portĆ² in Spagna alcuni semi di cacao ma la bevanda fatta con il cacao non fu subito gradita agli spagnoli per il suo sapore forte e piccante. Alla fine del Cinquecento i monaci spagnoli aggiunsero lo zucchero ed eliminarono il pepe e il peperoncino e il successo della bevanda fu immediato. Per tre secoli la cioccolata fu solo consumata come bevanda e solo nell’800 farannno al loro comparsa tavolette e cioccolatini. La prima tavoletta di cioccolato fu lanciata sul mercato dal marchio Fry and Sons nel 1847 in Inghilterra; nel 1878 lo svizzero Daniel Peter produsse il cioccolato al latte mescolando latte e cacao e nel 1879 vide la luce a Berna per opera di Rodolphe Lindt il cioccolato fondente.