Oggi vi propongo una ricetta originaria della mia regione: le pesche ripiene. Nonostante perĆ² io sia piemontese da parte di entrambi i genitori, non ricordo di averlo mai visto preparare nĆØ da mia nonna nĆØ da mia mamma. Magari sono io che non ne ho memoria; di certo so che, da quando l'ho assaggiato, lo trovo uno dei migliori modi di terminare un pasto. Complice un abbinamento che trovo perfetto tra cacao, pesche e amaretti. Io non usato l'uovo come legante del ripieno (che ĆØ previsto nella ricetta tradizionale), ma il risultato non ci ha perso, anzi, io lo preferisco cosƬ. Mi raccomando di usare delle pesche il cui nocciolo si stacchi con facilitĆ dalla pesca. E, se volete gustare questo meraviglioso e velocissimo dolce anche d'inverno, potete usare, invece delle pesche fresche, quelle sciroppate.
Pesche ripiene
Ingredienti:
- 8 pesche gialle mature ma sode
- 4 cucchiai abbondanti di cacao
- 16 amaretti secchi + altri 16 per la decorazione finale
- 3 cucchiai di liquore Amaretto
- 5-6 cucchiai d’acqua
Preriscaldare il forno a 180°. Mettere gli amaretti sbriciolati a mollo nell'acqua e Amaretto. Denocciolare poi le pesche ma non privarle della buccia. Scavare con uno scavino un po' di polpa delle pesche e mettere il ripieno appena estratto nel contenitore del frullatore con il cacao, aggiungere gli amaretti e metĆ del liquido di ammollo. Iniziare a frullare e, quando necessario, aggiungere altro liquido finchĆØ si otterrĆ un composto morbido ma non liquido. Se necessario, aggiungere ulteriore acqua o liquore. Riempire i buchi ricavati nelle pesche con il composto, disporre le pesche in una pirofila e far cuocere mezz'oretta circa. Una volta raffreddate disporre un amaretto su ogni pesca.
Lo sapevate che l'amaretto...
...ĆØ un biscotto
di pasticceria,
diffuso in tutte le regioni d'Italia? Oltre
alla produzione italiana, in particolare quella lombarda,
vanta grandi tradizioni quella Francese,
soprattutto in Lorena e nei Paesi Baschi. E' un pasticcino a base di pasta di
mandorle, fatto con zucchero, bianco d'uovo, mandorle
dolci e mandorle amare e armelline.
Fu probabilmente inventato dagli Arabi e a partire dal bacino del Mediterraneo, e specialmente
dalla Sicilia, passĆ² successivamente nella tradizione culinaria di Normanni,
Spagnoli, Francesi. Pellegrini e conventi ne assicurarono la diffusione, resa
piĆ¹ facile dal fatto che il dolce ĆØ poco deperibile. Di questo dolce esistono
principalmente due versioni differenti: l'amaretto tipo Saronno,
croccante e friabile, e l'amaretto tipo Sassello,
morbido e piĆ¹ simile al marzapane. Entrambi hanno forma tondeggiante, come una piccola
calotta, e la superficie screpolata.
fonte: Wiki