Un primo piatto bello sostanzioso che fa tanto autunno… Ho provato per la prima volta a
fare la pasta risottata, una pasta portata a cottura in padella insieme al sugo con
l’aggiunta poco per volta di acqua calda o brodo, un po' come si fa per fare il risotto…. La pasta in questo modo
rilascia nel sugo l'amido che aiuta a legare i sapori… Un primo indubbiamente gustoso che
fa decisamente da piatto unico!!!!
Gnocchetti Risottati ai fagioli, castagne e salame di cinghiale
Ingredienti per 2 persone:
- 120 g di gnocchetti sardi
- 30 g di salame di cinghiale
- Uno spicchio d’aglio
- Un pezzetto di cipolla
- Qualche fogliolina di salvia
- Qualche foglia d’alloro
- Un po’ di rosmarino
- Una decina di castagne incise e fatte bollire in acqua con alloro e rosmarino
- 150 g circa di fagioli borlotti surgelati o lessati (o indicativamente 60-65 g circa di fagioli secchi)
- 2 manciate di Pecorino grattugiato
- Sale q.b.
- Olio evo q.b.
Se
usate
i fagioli secchi la sera precedente metteteli a bagno in acqua fredda.
Il
giorno dopo lessate i fagioli con un pezzetto di cipolla e qualche
foglia di
alloro lasciandoli un po’ al dente. Intanto incidete le castagne e
lessatele in
acqua salata, con l'aggiunta di qualche foglia d’alloro e un po’ di
rosmarino. Quando sono quasi
cotte, scolatele e sbucciatele. In una padella fate rosolare in un
filino
d’olio evo l’aglio schiacciato, poi aggiungete anche la salvia e il
rosmarino e fate
insaporire. Aggiungete poi il salame spezzettato e fate rosolare. Unite
la pasta e insieme anche un po’ di acqua bollente. Portate a cottura
come
se fosse un risotto aggiungendo quando necessario acqua calda e tenendo
presente che ci vorrĆ un po’ piĆ¹ del tempo di cottura previsto. A metĆ
cottura
aggiungete anche i fagioli e le castagne e una manciata di Pecorino. A
fine
cottura regolate di sale, impiattate e completate ancora con un po’ di
Pecorino
grattugiato.
Lo sapevate che gli Gnocchetti sardi …
... sono la piĆ¹ classica delle paste sarde? Vengono
chiamati in sardo malloreddus, hanno la forma di conchiglie rigate lunghe circa 2 cm e son fatti di
farina di semola
e acqua. Nel Sassarese sono
chiamati cigiones o ciciones, nel Logudoro macarones caidos o macarones de
punzu, nel Nuorese cravaos.
Da sempre i
malloreddus sono stati il piatto tradizionale piĆ¹ preparato in Sardegna
in tutte le occasioni piĆ¹ importanti, sia nelle feste e nelle sagre paesane,
sia durante i matrimoni. Le
massaie hanno preparato questo tipo di pasta fin dall'antichitĆ . Il termine malloreddu
ĆØ un diminutivo di malloru, che in sardo
campidanese (Sardegna meridionale e centro-meridionale) significa toro. Di conseguenza, malloreddus vuol dire vitellini. La
lavorazione manuale dei malloreddus in ambito domestico avviene impastando la
semola di grano duro con l'acqua, poi si creano delle listarelle arrotolate di
pasta della lunghezza di circa 15 cm, le quali vengono tagliate a cubetti.
DopodichƩ si ottiene la forma schiacciando i cubetti di pasta contro
l'estremitĆ di un cesto in paglia, detto su ciuliri (il setaccio) per ottenerli
rigati, oppure per averli lisci basta schiacciarli semplicemente contro una
base in legno. Se ne ricava un prodotto panciuto che nell'immaginario del
mondo agropastorale assume la forma di piccoli vitelli (si pensi a
espressioni quali bello grasso come un vitellino).