Per Halloween vi lascio la ricetta per fare dei muffins alla zucca e cacao vestiti da ragno... Sono soffici soffici e possono essere un'idea semplicissima per preparare un dolcetto per questa festa, facendovi magari aiutare dai vostri bimbi!!! Faranno sicuramente felici i piĆ¹ piccoli..... ma credo che verranno apprezzati parecchio anche da chi ha qualche anno in piĆ¹!!!!!
Muffins alla zucca e cacao
- 400 g di farina
- 55 g di cacao amaro
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- 340 g di zucchero grezzo di canna
- Vaniglia
- Un pizzico di sale
- 2 uova
- 2 tazzine di liquore Amaretto
- 225 g di olio di oliva dal sapore delicato
- Scorza grattugiata di un’arancia
- 250 g di zucca frullata (io l’ho cotta al forno e poi l’ho frullata con il minipimer)
- Codette q.b.
- Rotelle di liquirizia q.b.
- Ribes rosso q.b.
Preriscaldare il forno a 180°. In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi. In un’altra sbattere le uova, la scorza d’arancia e l’olio e poi unire gli ingredienti secchi. Aggiungere anche la zucca, amalgamare gli ingredienti e poi riempire per 2/3 dei pirottini disposti negli stampini per muffin, infornare e far cuocere per circa 20-25 minuti. Fare la prova con lo stuzzicadenti, se esce asciutto i muffins sono cotti. Decorare i muffins (spennellati precedentemente con miele o marmellata) con le codette e poi completare con il ribes e la liquirizia tagliata a pezzetti e infilata nei muffins.
Con questa ricetta partecipo al contest "Dolcetto o scherzetto?"
e al contest "Halloween contest 2012" di Parole di zucchero
e alla raccolta di ricette per Halloween di Cucina che ti passa.info
e al contest "This is Halloween" di Le torte di Belinda e Il laboratorio di Manu
Lo sapevate che Halloween …
...ĆØ una festivitĆ
che si celebra principalmente negli Stati Uniti
la notte del 31 ottobre e rimanda a tradizioni antiche della
cultura celtica e anglosassone? La parola Halloween risale al XVI secolo, e rappresenta una variante scozzese
del nome completo All-Hallows-Even, cioĆØ la notte prima di Ognissanti. Lo storico Nicholas
Rogers, ricercando le origini di Halloween, nota che, mentre alcuni studiosi hanno rintracciato le sue origini nella festa romana
dedicata a Pomona
- dea dei frutti e dei semi - o nella festa dei morti chiamata Parentalia,
Halloween ĆØ piĆ¹ tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain. Secondo il calendario
celtico in uso 2000 anni fa tra i popoli dell’Inghilterra,
dell’Irlanda
e della Francia
settentrionale, l’anno nuovo iniziava il 1° novembre; questo giorno coincideva con la fine della stagione calda, celebrata la notte
del 31 ottobre
con la festa di Samhain. Per un popolo essenzialmente agricolo come i Celti,
l’arrivo dell’inverno era associato all’idea della morte e si credeva che gli
spiriti esercitassero il loro potere sui raccolti dell’anno nuovo. La festa di
Halloween ĆØ dunque legata al mondo della natura, per quanto lo spiritismo
apparisse contrario ai principi del Cristianesimo
che si stava diffondendo nel nord Europa. Nell'VIII secolo Papa Gregorio
III spostĆ² la data di Ognissanti
dal 13 maggio al 1° novembre facendola seguire dalla Commemorazione dei Defunti, creando cosƬ
una continuitĆ cristiana con la festa di Samhain allo scopo di scalzarla dalla
cultura popolare. Elemento tipico di Halloween ĆØ la simbologia legata al mondo dell’occulto,
tradotta sottoforma di immagini macabre tra cui le zucche intagliate di Jack-o'-lantern (in italiano "Giacomo
il lanternino"). Jack-o'-lantern ĆØ una zucca privata della polpa interna e intagliata in modo da richiamare l'immagine di un volto e al cui intreno viene posta una candela. I Jack-o'-lantern
venivano ricavati da grandi rape, barbabietole e cavoli rapa
prima dell'introduzione della zucca dall'America. Questa usanza di Halloween ĆØ legata alla famosa leggenda dell'irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e
ubriacone, che un giorno al bar incontrĆ² il diavolo. La sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente,
Jack riuscƬ a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima
in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel suo borsello accanto
ad una croce d'argento, cosicchƩ egli non potesse ritrasformarsi. Allora il
diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci
anni e Jack lo lasciĆ² libero. Dieci anni dopo il diavolo si presentĆ²
nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di
prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il
furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due
giunsero ad un compromesso: in cambio della libertĆ , il diavolo avrebbe dovuto
risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria vita commise tanti
peccati e, quando morƬ, rifiutato dal Paradiso e presentatosi all'Inferno,
venne scacciato dal demonio a causa del patto fatto tempo prima. All'osservazione
che faceva freddo ed era buio, il demonio gli tirĆ² un tizzone ardente, che Jack posizionĆ² all'interno di una rapa che aveva
con sĆ©. CominciĆ² da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un
luogo di riposo sulla terra. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack
va a caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese appendono
una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa
non ĆØ posto per lui.