E’ la prima volta che provo a fare una ricetta di Donna Hay. Cuoca e food-stylist australiana, ĆØ una delle figure di maggiore successo nello scenario dell’editoria gastronomica internazionale. E’ autrice di numerosi best-seller di cucina, pubblica ‘Donna Hay magazine’, una rivista bimestrale il cui motto ĆØ “turn simple into special” e cura diverse rubriche su testate giornalistiche australiane e neozelandesi. Vista la fama non mi stupisco del risultato ottenuto con la ricetta di questi biscotti tratta dal suo libro ‘Classici Moderni Volume 2’: sono cosƬ friabili che ho fatto fatica a farcirli perchĆØ mi si sbriciolavano tra le mani. Davvero deliziosi.
Ingredienti per una teglia di biscotti:
o 135 g di farina
o 25 g di amido di mais
o 175 g di burro morbido
o 30 g di zucchero a velo
o Vaniglia
o Un pizzico di sale
o Nutella q.b. per farcire
Preriscaldare il forno a 180°. Montare con la frusta il burro morbido con lo zucchero a velo, la vaniglia e il sale finchĆ© il composto sarĆ morbido e spumoso. Aggiungere la farina e l’amido di mais setacciati e amalgamare bene. Mettere l’impasto in una sac Ć poche e formare dei dischetti sulla teglia foderata di carta forno. Infornare e far cuocere per circa 10-14 minuti e poi lasciarli raffreddare. Infine, spalmare un po’ di Nutella sulla metĆ di un biscotto e ricoprire con un’altra metĆ facendo attenzione a non romperli data la loro estrema friabilitĆ . Io li ho farciti tenendoli appoggiati al piatto.
…fu creata nel 1964 dall'industria dolciaria piemontese Ferrero, sulla base di una precedente crema denominata 'Pasta Giandujot' e poi 'SuperCrema'? Nel 1946 Mastro Pietro Ferrero, pasticcere di Alba, visto che erano tempi in cui il cioccolato era un bene costoso a causa delle eccessive tasse sull'importazione dei semi di cacao, pensĆ² di renderne il sapore accessibile non solo ai piĆ¹ ricchi amalgamando la pasta di gianduia al burro di cocco, ottenendo cosƬ la 'Pasta Giandujot': una pasta di cioccolato e nocciole che aveva una consistenza semisolida e che Mastro Pietro Ferrero iniziĆ² a vendere in blocchi da taglio. Ebbe un immediato successo. Si narra poi che nell’estate del 1949, lasciando alcuni panetti di 'Pasta Giandujot' al caldo, questi si sciolsero, furono travasati in barattoli e rivenduti come crema da spalmare. Ci sono diverse versioni di questa storia: alcuni sostengono che la crema si sciolse nell’azienda Ferrero, altri che il fatto successe ad alcuni negozianti, che decisero di rivendere il prodotto come crema da spalmare. Nel 1951 venne ufficialmente messa in commercio la “'SuperCrema', la crema piĆ¹ vicina all’attuale Nutella. Il primo vasetto di Nutella, perĆ², venne prodotto nel 1964, anno in cui il figlio di Mastro Pietro Ferrero, Michele, che voleva esportare il successo del prodotto di famiglia anche al di fuori dei confini dell'Italia, ne modificĆ² la composizione, rendendola ancora piĆ¹ facile da spalmare e le diede il nome 'Nutella', una parola da lui inventata composta dall’inglese nut (nocciola) e dal suffisso -ella per rendere il nome piĆ¹ orecchiabile.