E' da un bel po' che non pubblico una ricetta a base di carne o pesce, anche perchè non li cucino quasi mai. Oggi, invece, una ricetta per i soli carnivori che passano di qui: quella del risotto alla salsiccia che cucina la mia nonna. L'avevo preparato ormai parecchi mesi fa, ma mi sono resa conto solo oggi che non l'avevo ancora pubblicato. La ricetta è semplice, ma il risotto è gustoso e profumato e fa apprezzare la salsiccia anche a me, che non faccio follie per questo insaccato.
Risotto alla salsiccia
Ingredienti per due persone:
- 150-160 g di salsiccia
- 150 g di riso
- Una piccola carota
- Un pezzo di gambo di sedano
- Un pezzo di cipolla
- 250-300 g di passata di pomodoro
- Un rametto di rosmarino
- Brodo vegetale q.b.
- Una manciata di Parmigiano grattugiato
- Sale q.b.
- Olio evo q.b.
In una padella rosolare la cipolla, il
sedano e la carota tritati con un filo d’olio evo. Aggiungere poi la salsiccia
sbriciolata e il rametto di rosmarino. Dopo qualche minuto unire il
riso e poi la passata e portare a cottura aggiungendo, quando necessario, un po’ di
brodo vegetale. A fine cottura salare e mantecare con il Parmigiano.
Lo sapevate che la salsiccia...
... è un insaccato di carne, tipico di
molte regioni italiane e diffuso in tutto il mondo? In Italia, secondo gli
ingredienti e le zone dove viene prodotta, assume varie denominazioni come
Luganega, salamella, salamina, salamino o salametto. Viene prodotta solitamente
riempiendo un budello naturale di suino (budellozza) o di montone (lucanica o,
nel linguaggio volgare, luganega) con un misto di parti magre (es. spalla) e
grasse (es. pancetta) tagliate a dadini (o tritate) e mescolate con sale.
All'impasto così ottenuto viene aggiunto solitamente vino (prevalentemente
rosso) e altre spezie, quali possono essere pepe, peperoncino, coriandolo,
finocchio, noce moscata, anche zucchero (destrosio, saccarosio). Nelle
produzioni industriali viene aggiunto di norma acido ascorbico (E300) come
antiossidante e latte in polvere affinché il salume conservi una certa
morbidezza nel tempo. L'insieme del sale e degli aromi viene denominato concia.
Può essere consumata fresca (previa cottura) o secca (quindi stagionata) .La
prima testimonianza storica sull'uso di insaccare nel budello di maiale la sua
carne insieme a spezie e sale è dello storico romano Marco Terenzio Varrone,
che ne attribuisce l'invenzione e l'uso ai Lucani: «Chiamano lucanica una carne
tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo
di prepararla dai Lucani». Secondo una tradizione lombarda, spuria e molto
recente, la sua invenzione sarebbe invece opera della regina longobarda
Teodolinda, che inventò la salsiccia e che ne avrebbe poi regalato la ricetta
agli abitanti di Monza. Anche i Veneti rivendicano la paternità di questo
prodotto, affermando che la salamella sarebbe nata sul loro suolo, e sono tante
altre regioni italiane che ne reclamano i natali. Tuttavia, le fonti antiche
che si occupano di questa ricetta sono concordi nel ritenere che essa sia
un'invenzione del popolo dei Lucani, conquistato da Roma nel III secolo a.C.
(l'antica Lucania corrisponde all'odierna Basilicata, comprese limitate zone
della Campania meridionale). In particolare, scrittori come Cicerone, Marziale,
oltre al già nominato Marco Terenzio Varrone, parlano più volte nelle loro
opere della "lucanica", specialità introdotta nell'antica Roma dalle
schiave lucane, e apprezzata per la facilità di trasporto e di conservazione
che conferiva alla carne di maiale, oltre che per lo squisito sapore.
D'altronde, a riprova della genuinità di questa ricostruzione, si osservi che
dal nome "lucanica" è derivato "luganega", termine che gli
stessi lombardi, i trentini e i veneti tutt'oggi danno a un tipo di salsiccia
di piccolo diametro, destinata al consumo immediato.
fonte:Wikipedia
2 Comments
Devo assolutamente provare questa ricetta!!!!
RispondiEliminafammi sapere cosa ne pensi se la provi!! garantisce la nonna!!!! :-)
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