L'errore del mio fidanzato ĆØ stato uscirsene con un “Allora, andiamo qualche giorno in Provenza?”.... probabilmente prefigurandosi una settimana in totale relax di fronte a paesaggi magnifici.... Non l'avesse mai fatto, dopo queste parole io sono subito partita in quarta a organizzare il viaggio, documentandomi e informandomi su tutti i posti meravigliosi da vedere in quella zona della Francia per preparare un abbozzo di itinerario da seguire... “Ho giĆ capito, dopo questa settimana di ferie ne avrĆ² bisogno un’altra per riposarmi dalla vacanza” queste sono state poi le sue parole dopo aver visto il programma di viaggio che avevo preparato.... “Ma qui non possiamo non andare!!!”, il mio commento ad ogni sua obiezione… “Ma guarda che paesaggio splendido mostrano queste foto, vuoi mica che andiamo fin lĆ e ci perdiamo questo spettacolo???!!!!”.... E di posti incantevoli in effetti ne abbiamo visti tanti anche se, alla fine, nonostante il mio programma fitto fitto, ci sarebbero state ancora tante altre cose che credo sarebbe valsa la pena di vedere...
Abbiamo iniziato fermandoci per una breve visita all’opulenta Cannes con i suoi tanti negozi con prezzi da capogiro, decisamente fuori dalla nostra portata….
Cannes
La Croisette.... L’allĆ©e des Ćtoile de cinĆ©ma, ovvero il percorso con le impronte delle mani delle star impresse sul pavimento...
E poi incantevoli spiagge, veri e propri angoli di paradiso.... Per continuare con le profonde gole del fiume Verdon con le spettacolari pareti a strapiombo sul fiume verde smeraldo alte fino a 1500 metri che formano un canyon davvero spettacolare, il piĆ¹ grande d'Europa. Un susseguirsi di curve su strade tortuose che costeggiano le gole e che permettono di godere di viste su panorami davvero mozzafiato respirando un'aria che diventa via via piĆ¹ fresca e frizzante.....
Proseguendo poi attraverso una Provenza fatta di splendidi paesini circondati da paesaggi da cartolina....
Gole del Verdon
Gole del Verdon
Proseguendo poi attraverso una Provenza fatta di splendidi paesini circondati da paesaggi da cartolina....
Graziosi borghi arroccati come Moustiers-Sainte-Marie o Simiane-la-Rotonde.... Piccoli ma curati, in cui il tempo sembra essersi fermato e si respira una serenitĆ di altri tempi.......
Simiane-la-Rotonde
Simiane-la-Rotonde
E come non restare a bocca aperta di fronte al Colorado provenzale??? In questa zona per l’erosione del tempo e degli agenti atmosferici e per lo sfruttamento da parte dell’uomo delle miniere d'ocra, si sono create delle formazioni rocciose con sagome originali e bizzarre e con sfumature che vanno dal giallo pallido fino al rosso vivo, passando per tutte le gradazioni di arancione... in una cornice in cui l'azzurro cristallino del cielo abbraccia le molteplici tonalitĆ di verde degli alberi.... Il sahara, le CheminĆ©es de FĆ©es (i camini delle fate).... Davvero un paesaggio sorprendente... Una passeggiata di un paio d'ore in mezzo alla natura per ammirare queste meraviglie... Devo dire che ne ĆØ valsa sicuramente la pena....
Colorado provenzale
Colorado provenzale
E ancora, la cittadina di Saint-RĆ©my-de-Provence, che ha dato i natali a Nostradamus.... Aix-en-Provence che, a dir la veritĆ , ci ha un po' delusi... Avignone.... una cittĆ affacciata sul Rodano ricca di storia, arte e cultura.... Le sue mura lunghe 4 km.... la roccia dei Doms, il sito preistorico su cui ĆØ stata fondata la cittĆ .... la Place de l'horloge, ombreggiata da platani e su cui si affacciano il municipio e il teatro.... il famoso ponte Saint-BĆ©nĆ©zet legato alla leggenda che narra che nel 1177 il giovane pastore BĆ©nĆ©zet vide un angelo che gli ordinĆ² di costruire un ponte ad Avignone. CosƬ, una domenica dopo la messa celebrata dal vescovo, BĆ©nĆ©zet riportĆ² al popolo il volere divino. Inizialmente il giovane venne considerato folle, anche perchĆØ in quel punto il Rodano ĆØ largo 800 metri. Il vescovo lo schernƬ dicendogli che se le sue parole erano vere allora sarebbe di certo riuscito a portare una pietra enorme sulle spalle e a buttarla nel fiume. Il pastore cosƬ fece, il ponte fu costruito e in seguito, sempre secondo la leggenda, ogni papa che vi transitava si doveva fermare un momento a pregare dinanzi alla cappella di BĆ©nezĆ©t e lasciare un obolo. In realtĆ , storicamente un ponte in legno esisteva giĆ in epoca romana. Il ponte Saint-BĆ©nĆ©zet, piĆ¹ volte distrutto e poi ricostruito, venne definitivamente spazzato via da una piena del Rodano durante il XVII secolo.... Ma soprattutto ad Avignone non si puĆ² non visitare il Palazzo dei Papi, il piĆ¹ grande palazzo gotico d’Europa che nel Trecento fu residenza papale. Un palazzo davvero imponenente e masestoso con le sue enormi sale di pietra... Per avere un'idea dello sfarzo legato a questo palazzo nel periodo in cui Avignone fu sede papale basti pensare che per la nomina di Papa Clemente VI furono preparati per il banchetto 118 buoi, 1033 pecore allo spiedo, 1195 oche, 7428 polli, 50000 torte dolci, 39980 uova e 95000 forme di pane. E Avignone ĆØ anche la cittĆ che ha visto nascere l'amore di Petrarca per Laura, incontrata nella chiesa di Santa Chiara....
Avignone
E che dire della Camargue? Una natura selvaggia e sconfinata... Un territorio davvero affascinante con i suoi stagni di acqua salata in cui camminano tranquilli i fenicotteri rosa (che assumono questo colore grazie ai carotenoidi che prendono dai gamberetti di cui vanno ghiotti), le risaie, le "sansouries", cioĆØ le praterie dal suolo salato dove pascolano tori e bellissimi cavalli bianchi (della razza Camargue, appunto). Il mio fidanzato, che adora i cavalli, si ĆØ innamorato di questi posti....
In questa zona abbiamo visitato anche Aigues-Mortes....un caratteristico borgo fortificato chiamato cosƬ per via delle vicine paludi. E' da qui che nel 1248 partirono le flotte francesi per la settima crociata. E' circondato da 1634 metri di mura perfettamente conservate, con cinque torri e dieci porte..... Davvero suggestivo!
E poi le estese saline, con contrasti cromatici davvero eccezionali tra il rosa delle acque e il bianco candido delle enormi montagne di sale.... il Fleur de Sel de Camargue.... un sale raro e pregiato, detto anche il “caviale del sale”, con proprietĆ organolettiche uniche. La raccolta avviene in estate quando i “Sauniers” piĆ¹ anziani ed esperti raccolgono lo strato di sale che si forma naturalmente sulla superficie delle acque. La tecnica della salicultura consiste nel dirigere l’acqua del mare in bacini di evaporazione (“partements”) facendola scorrere per ben 4 mesi. Grazie all’azione di sole e vento si formano sedimenti di sale di una decina di centimetri di spessore che vengono raccolti a settembre e ammucchiati in montagne di 20 metri di altezza e 800 metri di lunghezza (le cosiddette “cammelles”).
E Arles... cittĆ sul Rodano fondata dai Romani che, ad essere sincera, mi aspettavo decisamente diversa, forse piĆ¹ caratteristica... Da non perdere les ArĆØnes, l'anfiteatro di Arles costruito alla fine del I sec., lungo 136 metri e largo 107, su due piani, ciascuno con 60 arcate. Per molti secoli l'anfiteatro ĆØ stato sede di combattimenti dei gladiatori, a cui potevano assistere piĆ¹ di 20.000 spettatori. Furono vietati nel 404 dal Cristianesimo e nel Medioevo divenne una fortezza e poi una piccola cittĆ . Sotto le arcate, nei sotterranei e nella pista furono costruite abitazioni con i materiali presi dalle antiche pietre dell'arena. Oggi l'anfiteatro ĆØ luogo di corride e di spettacoli, come la famosa Feria di Arles. Arles ĆØ legata indissolubilmente al nome di Van Gogh che si trasferƬ qui alla fine del XIX secolo colpito dall'eccezionale luce della Provenza. Qui dipinse centinaia di quadri e visse nella celebre "casa gialla" di place Lamartine dipinta in un celebre quadro (purtroppo la casa fu distrutta da un bombardamento durante la Seconda guerra mondiale).
La casa gialla
“La natura di questo paesaggio meridionale non puĆ² essere resa con precisione con la tavolozza di un Mauve, per esempio, che appartiene al Nord e che ĆØ un maestro e rimane un maestro del grigio. La tavolozza di oggi ĆØ assolutamente colorata: celeste, arancione rosa, vermiglio, giallo vivissimo, verde chiaro, il rosso trasparente del vino, violetto. Ma, pur giocando con tutti questi colori, si finisce con il creare la calma, l'armonia.” (Vincent Van Gogh)
E poi il caffĆØ di place du Forum dipinto nel quadro "Terrasse du cafĆØ, la nuit"....
Il "CafĆØ, la nuit" e les Arenes
"Siamo tanto attaccati a questa vecchia vita perchĆ© accanto ai momenti di tristezza, abbiamo anche momenti di gioia in cui anima e cuore esultano – come l'allodola che non puĆ² fare a meno di cantare al mattino, anche se l'anima talvolta trema in noi, piena di timori." (lettera al fratello Theo, 30 maggio 1877)
"Notte stellata sul Rodano" - Vincent Van Gogh
"Bisogna aver sempre presente la meta da raggiungere e che la vittoria ottenuta dopo un'intera vita di laboriosa fatica vale piĆ¹ di un facile successo. Chiunque viva sinceramente e affronti senza piegarsi dolori e delusioni ĆØ assai piĆ¹ degno di chi ha sempre avuto il vento favorevole, non conoscendo altro che una relativa prosperitĆ ." (lettera a Theo, 3 aprile 1878)
Splendido il giardino pieno di fiori colorati dell'Espace Van Gogh, oggi centro culturale, un tempo ospedale dove Van Gogh fu ricoverato dopo essersi tagliato il lobo dell'orecchio sinistro.
Ć come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po' di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.” (Vincent Van Gogh)
Il cortile dell'Espace Van Gogh
Infine, Saintes-Maries-de-la-Mer... la cittĆ gitana che deve il suo nome a Maria SalomĆ© e Maria JacobĆ©, che, secondo la leggenda, sarebbero arrivate in questi luoghi con la serva Sara. Le statue delle tre donne si possono vedere all'interno della chiesa del paese: le due Marie raffigurate sulla barca (questa scultura viene portata in processione nella ricorrenza dello sbarco), mentre a Sara, diventata la patrona dei gitani, ĆØ dedicata la statua nella cripta. Diverse leggende, spesso contraddittorie, narrano che una barca sulla quale si trovavano molti seguaci di GesĆ¹ di Nazaret in fuga dalla Palestina (Maria Maddalena, Maria SalomĆ©, Maria JacobĆ©, Marta, Lazzaro, Massimino, la serva Sara) approdĆ² su questi lidi dopo le prime persecuzioni in patria nel 48 portando qui il credo cristiano. A pochi passi dal mare c'ĆØ l'arena in cui ancora oggi si puĆ² assistere a corride non cruente... Spicca poi l'eglise des Saintes Maries, chiesa che ha da sempre avuto un'importante funzione strategica ancor prima che religiosa. Costruita tra i secoli IX e XI come una vera e propria fortezza, serviva come torre di avvistamento e per proteggere gli abitanti dai pirati saraceni che allora imperversavano nella regione. Salendo per una scala a chiocciola, dal tetto si puĆ² godere di un meraviglioso panorama sul mare e su tutta la Camargue.... Imperdibile!!
Saintes-Maries-de-la-mer
E, accanto a questi posti meravigliosi, mi tornano alla mente anche gli infiniti profumi delle spezie che si mescolano con quelli aromatici delle erbe nei mercati.... la colazione con i deliziosi pain au chocolat… il croissant che sa tanto di burro.... i negozietti che ti accolgono con un intenso profumo di lavanda.... le baguette che vedi far capolino dappertutto (e che, a dirla tutta, non ho trovato per nulla speciali).... lo stufato di toro.... il foie gras che proprio non mi piace, la tarte tropĆ©zienne mangiata a Saint-Tropez....
Mi ĆØ dispiaciuto solo che la lavanda non fosse ancora nel pieno della sua fioritura e cosƬ non abbiamo potuto godere del meraviglioso spettacolo che offrono i campi quando si colorano di quell'intenso color viola che sembra uscito direttamente dalla tavolozza di un pittore....va beh, almeno abbiamo la scusa per ritornare....
Purtroppo il tempo ĆØ volato, come sempre accade quando ci si diverte... E ora si ĆØ tornati alla solita routine... Ma, con questa, anche all'amata cucina.... A dire il vero, i biscotti protagonisti della ricetta di oggi li ho fatti un bel po' di tempo prima di partire.... Buoni, con quel meraviglioso profumo di cannella....E, se come me amate tanto questa spezia, qui ci sono altri dolcetti alla cannella che non potete perdervi....
Cinnamon Tea Cookies
Ingredienti per i biscotti:
- 455 g di farina
- 225 g di burro morbido
- 110 g di zucchero a velo
- Vaniglia
- 1 cucchiaino di cannella
- 200 g di noci tritate non troppo finemente
- Un pizzico di sale
Per completare:
- Zucchero semolato q.b.
- Cannella q.b.
Preriscaldare il forno a 165°. Sbattere il burro morbido con lo zucchero a velo setacciato, la cannella, la vaniglia e il sale. Quando il composto sarĆ spumoso e gonfio, aggiungere la farina e le noci e mescolare bene. Formare delle palline, disporle sulla teglia foderata di carta forno e schiacciarle. Infornare e far cuocere per 20 minuti circa finchĆØ saranno dorati. Nel frattempo, in una ciotola, mescolare un po' di zucchero semolato con cannella a piacere e passare i biscotti ancora caldi nello zucchero. Completare distribuendo un po' di zucchero alla cannella sulla superficie di ogni biscotto.
Con questa ricetta partecipo al contest "Mmm... cookies"
...ha una storia antichissima? Viene citata giĆ nella Bibbia, nel libro dell'Esodo ed era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni. Gli antichi greci e latini la utilizzavano invece come spezia, come profumo e per curare i problemi di digestione. Aristotele racconta nella sua "Storia degli animali" che le popolazioni dei paesi dove cresce il cinnamomo dicevano che esisteva un uccello che si chiamava cinnamomo che utilizzava, per fare il suo nido, una pianta che andava a cercare in un posto sconosciuto a tutti e che si chiamava cinnamomo. Gli indigeni, allora, una volta che l'uccello aveva completato il nido, lo distruggevano con le loro frecce per recuperare la spezia.