Le polpette
sono una di quelle preparazioni talmente versatili che in un modo o nell'altro piacciono a tutti. Sono perfette come finger food, e in genere sono anche molto amate dai bambini. Ne esistono infinite varianti, ognuno ha la sua preferita, la più classica è quella con la carne,
ma io trovo ottime quelle di verdure. E le polpette che propongo oggi
appartengono proprio a questa categoria visto che sono a base di patate e zucchine. Si preparano in pochissimo tempo, giusto il tempo di lavare le verdure, chiedere aiuto a un tritatutto, formare le polpette e via in forno! Sono nate da un esperimento, dall'idea di provare a prepararle senza cuocere preventivamente le verdure. Ve le consiglio visto che il risultato in termini di gusto non cambia, in compenso però si sporca meno e si fa più in fretta!!!
Polpettine veg alle
zucchine e patate crude
Ingredienti:
- 3 zucchine piccole
- Una patata media
- Un pezzetto di cipolla
- Uno spicchio d’aglio
- 50 g di pane secco ammollato per qualche minuto nell’acqua e strizzato bene
- Qualche foglia di basilico
- Qualche cucchiaio di pangrattato
- Olio extravergine q.b.
- Sale q.b.
Accendere il forno a 180°. Frullare tutti gli ingredienti ad eccezione
del pangrattato finchè si otterrà un composto omogeneo. Regolare di sale e
aggiungere pangrattato quanto basta per ottenere un composto da cui si possano
ricavare delle polpettine. Dare la forma alle polpette, passarle nel pangrattato e
disporle in una pirofila oleata con un filo d’olio. Una volta terminato, irrorare con un filo d’olio le polpette e infornare in forno caldo per una
mezz’oretta circa.
Lo sapevate che la polpetta...
.. ha un'etimologia che è, ancora oggi, non del tutto chiara? Secondo
alcune interpretazioni, il termine potrebbe derivare dal francese
paupière (palpebra),
poiché si vuol individuare, nella loro preparazione, un movimento delle mani
simile a quello delle palpebre, quando si chiudono per proteggere gli occhi. Considerando però -
come ci dice Maestro Martino - che in origine le polpette non erano fatte con
carne macinata e quindi non c'era nessuna particolare manualità alla quale
poter collegare la parola paupière, è più probabile che l'etimo sia da
individuare nel tipo di carne anticamente privilegiata per questa pietanza: il
taglio più tenero del vitello o del cervo,
cioè la polpa.
fonte: Wki
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