~ ♪ Dove sei - Neffa ♪ ~
A casa dei miei genitori il dolce natalizio per eccellenza ĆØ sempre stato il panettone, di pandori neanche l'ombra; negli anni credo di averne visti scartare giusto uno o due regalati da chissĆ chi. Tutti in famiglia preferivano il panettone, io, invece, non facevo pazzie nĆØ per l'uno nĆØ per l'altro. Il panettone da piccola non lo amavo molto per via dell'uvetta che proprio non mi piaceva. In compenso adoravo i canditi e ricordo ancora mamma e papĆ o i miei nonni che scavavano nelle loro fette di panettone per raccogliere i canditi e ammucchiarmeli davanti. Io in cambio davo loro l'uvetta. Col tempo perĆ² ho imparato ad apprezzare questo dolce (e anche l'uvetta). O almeno fino all'anno scorso, anno in cui sono passata alla fazione pro-pandoro. Ma ĆØ stato un amore breve visto che quest'anno il pandoro giĆ non mi entusiasma piĆ¹. Per Natale perĆ² me ne hanno regalato uno e di mangiarlo cosƬ nĆØ a me nĆØ al mio fidanzato andava, cosƬ l'ho riciclato per fare dei deliziosi bicchierini con una splendida crema di cioccolato e pesche sciroppate. Una crema non troppo ricca visto che non ĆØ fatta con latte o uova, ma solamente con succo d'arancia e acqua, e tanto cioccolato. Io ho usato del cioccolato al latte (anche questo trovato in un pacco natalizio) che qui a casa troviamo troppo stucchevole e non riusciamo a mangiare. E
pensare che un tempo mi piaceva solo il cioccolato super dolce! Ora
invece il mio palato si ĆØ abituato a sapori non troppo zuccherini e spesso mi chiedo come facessi un tempo a mangiare certi dolci. Comunque, anche se non ho aggiunto altro zucchero alla crema e per me fosse ancora un pochino dolce, devo dire che ĆØ venuta lo stesso molto buona (devo assolutamente provare a rifarla con il cioccolato fondente, deve venire una cosa golosissima) e il pandoro camuffato cosƬ l'abbiamo mangiato decisamente piĆ¹ volentieri. Missione riciclo compiuta!
Bicchieri di pandoro al cioccolato e pesche
Ingredienti per la crema:
- 125 g di succo d’arancia
- 275 g d’acqua
- 50 g di fecola di patate
- 200 g di cioccolato (io ho usato del cioccolato al latte, quindi non ho aggiunto altro zucchero, se usate cioccolato fondente aggiungete anche poco zucchero)
- Vaniglia
- Scorza grattugiata di una bella arancia
Per completare:
- Pandoro (o panettone o pan di spagna o altra torta a piacere) q.b. (ci saranno stati sui 200 g circa di pandoro, forse poco piĆ¹)
- Un barattolo di pesche sciroppate
- Succo d'arancia q.b.
Tritare grossolanamente il cioccolato. Far sciogliere la fecola nell'acqua e succo d'arancia, aggiungere gli aromi e mettere sul fuoco. Quando il composto si sarĆ riscaldato aggiungere anche il cioccolato e far cuocere, sempre mescolando, finchĆØ la crema si sarĆ addensata. Mettere a raffreddare. Quando la crema sarĆ fredda, preparare una ciotola con lo sciroppo delle pesche mescolato ad altrettanto succo d'arancia e immergervi qualche pezzo di pandoro, strizzarlo e disporlo sul fondo del bicchiere formando uno strato. Mettere sopra uno strato di crema e qualche pezzetto di pesca sciroppata. Continuare con gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti e infine decorare ogni bicchiere con fettine di pesca. Mettere in frigo qualche ora prima di servire.
Lo sapevate che il pandoro...
... ha un valore calorico che si aggira sulle 410-420
kcal per 100 g di prodotto? La laboriosa ricetta del pandoro ĆØ stata
brevettata nel 1894 da Domenico Melegatti e prevede diverse fasi di lavorazione
con svariate lievitazioni. Per ottenere il sapore del pandoro esiste un vero e
proprio aroma di pandoro, una fiala chiamata NAROM36, senza quest'ultima
difficilmente si otterrĆ lo stesso profumo del pandoro che siamo abituati ad
acquistare. Il pandoro tradizionale non viene guarnito internamente con creme o
canditi (come il panettone) ma con il tempo le case produttrici hanno cercato
di differenziare la propria offerta inventando o riutilizzando particolari
ricette, ed ĆØ oggi possibile quindi gustare il pandoro in diverse versioni,
farcito con crema pasticcera o ricoperto da uno strato di cioccolato, ecc.
fonte: il Web
fonte: il Web