A Carnevale, si sa, i dolci tipici sono fritti, che siano le castagnole, i ravioli dolci, o le chiacchiere con i loro mille nomi diversi a seconda della zona d'Italia. Io perĆ² non amo friggere, e, quindi, non ho mai preparato nessuno di questi dolci, mi limitavo a mangiarli se li preparava qualcun altro. Quest'anno, invece, per fare contento il mio fidanzato, mi sono decisa a preparare le bugie. Ricordo che quando ero piccola in questo periodo le mie nonne le preparavano sempre, e quando andavamo a trovarle tornavamo a casa con enormi vassoi stracolmi delle loro favolose bugie piene di zucchero. Buonissime! Io perĆ² non ho seguito la ricetta tradizionale delle nonne, ma ho voluto provare a farle vegan per vedere se venivano ugualmente buone. E alla fine il risultato ha superato le aspettative: sono venute buonissime e non avevano niente da invidiare a quelle classiche. Per curiositĆ poi ne ho cotta qualcuna anche al forno e devo dire che erano ugualmente molto buone, friabili come quelle fritte anche se ovviamente mancava il tipico sapore dei dolci fritti. Oltretutto, non so se ĆØ perchĆØ ho fritto con l'olio di riso, ma l'odore sgradevole che non sopporto durante la frittura stavolta non mi ha dato particolarmente fastidio. L'olio di riso poi ĆØ perfetto perchĆØ ha un punto di fumo molto alto e un sapore delicato. Mi raccomando, perĆ², fatele belle sottili, ĆØ quello il segreto per avere delle bugie perfette!
Bugie vegan
Ingredienti:
- 250 g di farina
- 40 g di zucchero integrale di canna
- 40 g di olio di riso
- 3 g di lievito per dolci
- Un pizzico di curcuma (per dare il tono giallo dato dalle uova che qui non ci sono)
- Un pizzico di sale
- 25 g di rum (o grappa o altro liquore)
- Scorza grattugiata di limone (opzionale, io non l’ho messa)
- 75 g di acqua
- Vaniglia
- Olio di riso q.b. per friggere
- Zucchero a velo (o, se preferite, semolato) q.b. per spolverizzare
In una ciotola
disporre a fontana la farina setacciata insieme al lievito e al
centro mettere gli altri ingredienti. Incorporare poco per volta gli
ingredienti centrali alla farina e impastare bene fino ad ottenere un
impasto omogeneo ed elastico. Formare una palla con l'impasto e
lasciarla riposare coperta per almeno mezz'ora in
un luogo
fresco. Trascorsa la mezz'ora stendere la pasta con la macchina apposita
o con il mattarello in modo da ottenere una sfoglia sottile. Se usate la
macchinetta dovete usare il piĆ¹ stretto spessore tra i rulli per stendere la pasta. Se la stendete a mano
non superare i 2 mm di spessore. Se utilizzate la nonna papera dividete
la pasta in 3-4 panetti, poi schiacciate ogni panetto un po' con le
mani e inseritelo tra i rulli il piĆ¹ possibile aperti. Se la sfoglia
tendesse a rompersi, ripiegarla su se stessa e farla passare nuovamente.
Ripetere il procedimento diminuendo sempre piĆ¹ lo spessore dei rulli
fino al piĆ¹ stretto. Con una rotellina taglia pasta tagliare dei
rettangoli (o rombi o quadrati) di circa 10x5 cm e fare su ognuno di
essi due tagli al centro paralleli al lato piĆ¹ lungo (o potete farli
trasversali o farne uno solo, le forme possono essere le piĆ¹ svariate; ĆØ
possibile anche fare dei nodi). Nel frattempo mettete sul fuoco un pentolino
non troppo grande con molto olio e, quando l'olio sarĆ ben caldo
(potete capire quando l'olio ĆØ pronto immergendovi uno stuzzicadenti:
saprete che ĆØ possibile iniziare a friggere quando si formeranno
delle bollicine intorno allo stuzzicadenti) provare a immergere un ritaglio
di sfoglia e, se scurisce troppo velocemente, abbassare lievemente il
fuoco, dopodichĆØ mettere un paio di bugie per volta a friggere girandole per farle
dorare da entrambi i lati e, una volata dorate, metterle ad asciugare su
carta assorbente. Una volta raffreddate, cospargere le bugie con
zucchero a velo o zucchero semolato.
In alternativa potete cuocere le bugie in forno a 180° per 5 minuti e poi cospargerle con zucchero a velo o zucchero semolato.
In alternativa potete cuocere le bugie in forno a 180° per 5 minuti e poi cospargerle con zucchero a velo o zucchero semolato.
Lo sapevate che le chiacchiere...
... sono tipici dolci di carnevale? Hanno la forma
di una striscia, talvolta di forma annodata (in alcune zone prendono infatti il
nome di fiocchetti). Sono fatte con un impasto di farina che viene fritto o
cotto al forno e successivamente spolverato di zucchero a velo.Le chiacchiere
sono conosciute con nomi differenti nelle diverse regioni italiane: bugie nella
zona di Genova, Torino, Asti, Imperia; cenci, strufoli o melatelli in diverse
zone della Toscana; chiacchiere in Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Alto
Sangro nell'Abruzzo meridionale, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, La Spezia,
Massa, Carrara, Sassari e Parma; cioffe a Sulmona, centro Abruzzo; crĆ³stoli o
crĆ³stoÅi o grĆ²stoi a Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli
Venezia Giulia; crostoli o grustal a Ferrara; fiocchetti a Montefeltro e
Rimini; frappe a Roma, Viterbo, Perugia e Ancona; gale o gali nel Vercellese;
guanti a Caserta; grĆ²stoÅi o grostoli a Trento; intrigoni a Reggio
Emilia; lattughe o latĒghe a Mantova; maraviglias in Sardegna; rosoni o
sfrappole a Modena, Bologna, Romagna; saltasĆ¹ a Brescia; sfrappe nelle Marche;
sfrappole a Bologna; risĆ²le a Cuneo e sud del Piemonte; e ancora stracci,
lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas. Possono anche essere coperte da miele,
cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con alchermes o servite con il
cioccolato fondente o con mascarpone montato e zuccherato. La tradizione delle
frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci a base di
farina e uova fritti nel grasso di maiale che nell'antica Roma venivano
preparati proprio durante il periodo dell'odierno Carnevale per durare per
tutto il periodo di Quaresima.
fonte:Wikipedia