Un dolce al cucchiaio velocissimo da preparare ma incredibilmente goloso... Visto che avevo in dispensa una scatola di marrons glacĆ©s (superstite ancora delle feste natalizie) che scadevano a fine aprile e un pacco di amaretti anch'essi in scadenza a breve, ho pensato di metterli iniseme per fare un dolce... CosƬ, con l'aggiunta di un po' di panna montata e qualche cucchiaio di crema di marroni, ĆØ venuto fuori questo bicchiere che anche io che non faccio follie per i marrons glacĆ©s ho trovato davvero favoloso... Questo lo rifarĆ² di certo...
Bicchieri di Mousse di Marroni con Amaretti e Marrons GlacƩs
- 200 ml di panna, montata e zuccherata a piacere
- 300-350 g di crema di marroni
- Qualche marron glacƩ
- Qualche amaretto
Mescolare la crema di marroni con circa metĆ della panna montata, mettendo da parte il resto. Distribuire uno strato di amaretti sbriciolati sul fondo dei bicchieri, mettere poi metĆ mousse di marroni in ogni bicchiere e sopra spezzettare qualche marron glacĆ©. Completare con dei ciuffetti di panna montata e un marron glacĆ© per bicchiere.
Questa mia preparazione potete trovarla, con qualche piccola variazione, anche su 'Blog Stellati' (a questo link), una sezione inaugurata da poco tempo sul sito di Spadellandia.
Lo sapevate che il marron glacĆ© …
…ĆØ una particolare lavorazione pasticcera della castagna (in particolare della varietĆ detta marrone) che viene prima sciroppata e poi ricoperta da una glassa di zucchero? Le prime notizie relative al marron glacĆ© risalgono al XVI secolo, anche se le sue origini restano incerte. Se ne contendono l'invenzione i francesi e i piemontesi. Secondo alcuni, la nascita del marron glacĆ© risale al Cinquecento ad opera di un cuoco di corte del Duca di Savoia Carlo Emanuele I. La ricetta comparirebbe nel trattato "Confetturiere Piemontese" stampato a Torino nel 1766. Secondo altri, il marron glacĆ© sarebbe nato, sempre nel XVI sec., grazie a FranƧois Pierre La Varenne, celebre cuoco del movimento della Nouvelle Cuisine seicentesca, che avrebbe inventato l’arte del marron glacĆ© e ne avrebbe parlato nel suo testo "Le parfait Confiturier" del 1667. Verso la fine dell'‘800 l’ingegner ClĆ©ment Faugier crea in Francia (nella regione dell’ArdĆØche) il primo laboratorio di produzione industriale di marrons glacĆ©s. Ma i francesi hanno sempre apprezzato i marroni italiani, specie quelli di Cuneo, denominati “Torino”.
La preparazione dei marrons glacĆ©s richiede diversi giorni. I marroni, selezionati in base al diametro, vengono immersi in acqua per nove giorni (novena) per completarne la maturazione e facilitare la successiva operazione di pelatura che avverrĆ praticando una piccola incisione sulla buccia e sottoponendo il frutto a un getto di vapore. Il marrone viene poi cotto in acqua e l'acqua di cottura (insieme a saccarosio e vaniglia) sarĆ la base per la successiva canditura con sciroppo di zucchero scaldato progressivamente fino a raggiungere i 70 °C. La canditura durerĆ una settimana per far acquisire morbidezza al prodotto. Quando il marrone ĆØ candito (cioĆØ saturo di zucchero), esso viene posto a scolare per almeno 24 ore su griglie. DopodichĆØ c'ĆØ la fase di glassatura in cui viene stesa la glassa (preparata con zucchero a velo e acqua e lasciata riposare per 24 ore) sul marrone candito che viene infine passato in forno per breve tempo per far cristallizzare la glassa e darle il tipico aspetto traslucido.