Riciclo Panettoni - Parte Seconda

By pane&marmellata - gennaio 14, 2012

 
E dopo l’ultimo post tutto all’insegna della salute, con questa ricetta in un attimo disattendo a tutti i migliori consigli e buoni propositi per la dieta post feste…Però, non so voi, ma noi a casa abbiamo ancora panettoni e pandori da finire e, dopo tutto il panettone mangiato durante le feste, siamo quasi stufi...Così, dopo l'ottimo risultato ottenuto con i tartufi, stavolta ho trasformato il panettone in un bel budino goloso...Molto, troppo calorico, ma alla fine basta non esagerare (se ci riuscite, perchè è davvero una meraviglia!!!)...Noi abbiamo risolto offrendone ai miei genitori e ai miei suoceri, così ne è rimasto giusto un assaggio!!!

Budini di panettone con ganache al cioccolato fondente e arancia



Ingredienti per i budini:
  • 250-300 g di panettone
  • 500 g di latte
  • 4 uova
  • 85 g di zucchero
  • Vaniglia
  • Scorza grattugiata di un’arancia  
Ingredienti per la ganache al cioccolato fondente e arancia:
  • 200 g di panna
  • 200 g di cioccolato fondente
  • Un cucchiaio di zucchero
  • Scorza grattugiata di un’arancia  
Per completare:
  • Arance e ciliege candite   
  • Fettine d’arancia
Preriscaldare il forno a 160°. Distribuire sul fondo di uno stampo da budino (o negli stampini singoli come ho fatto io) il panettone a pezzetti. Far bollire il latte con la scorza d'arancia e la vaniglia. Intanto sbattere con la frusta le uova e lo zuchero, aggiungere poi a filo il latte e distribuire il composto sopra i pezzi di panettone. Porre lo stampo o gli stampini in forno a bagnomaria (in acqua fredda) e far cuocere per 45-50 minuti. Se l'acqua del bagnomaria iniza a bollire aggungere acqua fredda. Intanto preparare la ganache facendo bollire la panna con lo zucchero e la scorza d'arancia e poi aggiungere il cioccolato a pezzetti e amalgamare bene affinchè il cioccolato si fonda. Far raffreddare. Una volta cotti i budini, far raffreddare e, una volta freddi, sformarli, distribuirvi sopra la ganache e decorare con le arance e le ciliege candite. Io ho disposto ogni budino su fettine d'arancia.


Con questa ricetta partecipo al contest "Il tempo delle...arance" di Cooking Kuki


e al contest "Ricicliamo il Natale" di Fashion Flavors


Lo sapevate che il Panettone…

… è un tipico dolce milanese? Le origini del panettone sono avvolte nel mistero e sfociano nella leggenda. Tra le tante, due sono le storie più famose. Nella prima si narra di un falconiere milanese, Messer Ughetto degli Atellani che, innamorato di Algisa, figlia di un fornaio, inziò a lavorare per quest'ultimo e, per risollevare le sorti del forno, rubò una coppia di falchi al Moro, li vendette e comprò del burro che aggiunse al solito impasto del pane. Dal giorno dopo il pane venne definito 'il pane più buono di Milano'. Sotto le feste di Natale, Ugo aggiunse al pane anche uova, zucchero, cedro candito e uva sultanina. Fu un successo immediato per quello che tutti chiamavano "pangrande" o "pan del Toni" dal nome del fornaio (e da qui il nome panettone). Il fornaio si arricchì e i due giovani si sposarono e vissero felici e contenti. La seconda storia narra del cuoco di Ludovico il Moro che, incaricato di preparare un ricco pranzo di Natale a cui avrebbero partecipato molti nobili, fece bruciare il dolce. Così, lo sguattero Toni propose di servire il dolce che aveva preparato lui utilizzando gli avanzi. Il cuoco accettò e il 'pan del Toni' ebbe un tale successo che questo dolce venne poi servito nei successivi pranzi natalizi. Secondo alcuni storici, la nascita del panettone è da far risalire a un'usanza pagana lombarda dell'inizio del 1000. Durante il pranzo natalizio il capofamiglia versava del vino dal proprio bicchiere sul ceppo acceso e poi spezzava il 'pane grande' dopo averne inciso la superficie con una croce e lo distribuiva ai componenti della famiglia conservandone una piccola parte fino al Natale successivo. Il pane simboleggiava, quindi, i legami familiari. Nel XV secolo gli antichi statuti delle corporazioni imponevano ai fornai di Milano che impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto 'pan de mej') il divieto di produrre il pane dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto 'micca') ad eccezione del giorno di Natale, quando tutti potevano mangiare lo stesso pane (cioè il 'pan di scior' o 'pan de ton', ovvero il pane di lusso, di frumento e farcito con burro, miele e zibibbo). Dal XV secolo il panettone si diffuse prima in Lombardia e poi in Italia. Fu nel Novecento grazie ad Angelo Motta che il panettone assunse la forma attuale ottenuta fasciando lo stampo con la carta sottile di modo che l'impasto crescesse in altezza. Dagli anni '50, grazie alla grande industria, la produzione del Panettone crebbe in termini di quantità e di fama fino a diventare, insieme al Pandoro, il dolce tipico del Natale.

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3 Comments

  1. deve essere buonissimo,

    provero a farlo anchio

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  2. Ricetta fantastica e le note sul panettone sono davvero interessanti! complimenti, bellissimo post! e grazie per avermi mandato questa ricetta!In bocca al lupo per il contest!

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  3. grazie per i complimenti Benedetta, sei davvero molto gentile!!!un ringraziamento a te per aver organizzato questo bellissimo contest!!!crepi il lupo!!! :-)

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