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Carità della mia nonna
Ingredienti:
Con questa ricetta partecipo al progetto benefico di Vaniglia e Cannella
Lo sapevate che la Carità…
Con un nome così questo dolce come poteva non essere già in partenza perfetto per il progetto benefico di Vaniglia e Cannella? Ho pensato subito alla Carità per partecipare a questa bella iniziativa innanzitutto perchè questo dolce è anch’esso legato alla beneficenza per tradizione e poi è così buono e mi ricorda le merende dell’infanzia del periodo primaverile quando, verso la fine di aprile, per tutte le famiglie del paese in cui è nata e cresciuta mia mamma è usanza farne in grande quantità. Mia nonna mi racconta sempre delle tante volte che si è riunita con le altre donne del suo borgo per preparare questi dolci, dell'atmosfera di festa che si respirava e anche di quel po' di competizione che si scatenva tra i borghi per realizzare la Carità con la decorazione più bella del paese. Ecco la ricetta che la mia nonna ha usato chissà quante volte.
Ingredienti:
- 250 g di farina
- 100 g di fecola di patate
- 1 uovo e 2 tuorli
- 150 g di zucchero
- 100 g di burro
- 1 bustina di lievito per dolci
- Vaniglia
- Scorza grattugiata di un limone
- Un pizzico di sale
- Due cucchiai di cacao per la decorazione
- Palline argentate per la decorazione
Preriscaldare il forno a 170°. Sbattere con una forchetta le uova con lo zucchero, la vaniglia e la scorza di limone grattugiata. Setacciare farina, fecola e lievito e metterle col sale a fontana. Aggiungere al centro le uova con lo zucchero e incorporarle piano piano alla farina. Unire poi il burro freddo tagliato a pezzetti e continuare a impastare fino ad ottenere un panetto ben amalgamato. Stendere l’impasto dell’altezza di mezzo cm circa e creare un cerchio con un piatto. Decorare a piacere. Io ho aggiunto un po’ di cacao ad una parte di impasto avanzato e con un taglia biscotti ho fatto dei fiorellini alternandone uno al cacao e uno bianco. In cima ad ogni fiore più piccolo ho messo una pallina argentata. Cuocere per circa 25-30 minuti.
Con questa ricetta partecipo al progetto benefico di Vaniglia e Cannella
Lo sapevate che la Carità…
… è un dolce della tradizione di Scurzolengo, un piccolo paese in provincia di Asti? Sotto il patrocinio del martire Pietro da Verona Scurzolengo ha celebrato e celebra tuttora la ‘Festa delle Carità’. Una festa di beneficenza in favore anticamente dei più poveri e più bisognosi del paese e in seguito ad altre opere di carattere sociale. E' una festa che nasce a Scurzolengo nel XIII secolo e ancora oggi la prima domenica di maggio in prossimità della ricorrenza di San Pietro Martire si realizzano una gran quantità di Carità, dolci a base di burro, zucchero farina, uova e limone. Anticamente c'era l'usanza dei signori del feudo di Scurzolengo di mettere all'incanto, nel giorno di questa festa, questi dolci e di donare il ricavato ai bisognosi del paese. Le Carità, preparate con la ricetta duecentesca, vengono portate in Chiesa, dove vengono benedette e sistemate poi in variopinti cesti realizzati dai diversi borghi del paese, messe all'asta e il ricavato viene devoluto in beneficenza. La Festa della Carità viene dedicata ogni anno ad un personaggio che abbia un legame con il paese e che sia disposto a ricambiare questo onore con un'offerta.
Si arriva a Scurzolengo dopo aver attraversato la valle percorrendo una strada tortuosa che sale sino al paese. E' considerato il paese più lungo del Monferrato Astigiano in quanto si sviluppa molto in lunghezza più che in larghezza. Dal paesino si può ammirare il tipico paesaggio monferrino dominato da vigneti e campi coltivati.
Le origini di Scurzolengo sono incerte. Il primo documento in cui viene citato il paese come Scrizelengo o Scricelengo risale al 953. Il nome, di origine presumibilmente germanica, è composto dalle parole 'scripsol' ed 'engo' dove la prima potrebbe riferirsi al termine 'cantone', la seconda, invece, potrebbe indicare il nome di una persona. Nel XIII secolo diventò un Comune regolato da statuti ma dipendente da Asti. Essendo collocato tra il Marchesato del Monferrato e il Comune di Asti, fino al Quattrocento il paese fu spesso conteso tra i due e nel 1416 fu distrutto per la prima volta. Nei primi decenni del Seicento fu quasi raso al suolo una seconda volta da Carlo Emanuele I con l'intento di affermare la propria egemonia sul Monferrato. Scurzolengo è una delle Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione per la lotta partigiana portata avanti durante la Seconda guerra mondiale.
4 Comments
che bel dolcetto, te lo rubo!! baci
RispondiEliminasono contenta ti sia piaciuto...:)
RispondiEliminaCiao, sono sempre alla ricerca di ricette regionali e questa oltre ad essere bella ha anche una storia a me molto cara. Grazie a presto ^_^
RispondiEliminasono contenta ti piaccia!!!!a me questa ricetta fa tornare alla mente un sacco di bei ricordi di bambina!!!
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