La scorsa settimana al supermercato, comprando la mia solita quantità industriale di verdura, ho notato tra un cesto di peperoni e uno di carote, un bel bouquet di cavoli romani. Non avevo mai mangiato questo tipo di cavolo ma non ho resistito al suo aspetto così scenografico e ne ho comprato uno. Da sempre quando lo vedevo in mezzo all'altra verdura restavo affascinata da quella sua forma così straordinaria. Con la sua geometria perfetta è, infatti, uno dei tanti possibili esempi di frattale. Un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo ma su scale diverse. Ogni punta che costituisce l'infiorescenza replica sempre lo stesso schema; ognuna è uguale alle altre ma in scala diversa. L'intero cavolo è una copia di ogni sua parte. Un perfetto incontro tra bellezza e matematica. La natura riesce sempre a sorprendere per la sua perfezione. Mi spiaceva persino tagliarlo ma alla fine ci ho fatto un risotto e, avendo questo tipo di cavolo un sapore dolciastro, si è abbinato divinamente al gusto intenso del gorgonzola.
o 150 g di riso
o Mezza cipolla
o 300 g di cavolo romanesco
o Brodo vegetale
o Una manciata di Parmigiano grattugiato
o Una o due cucchiaiate di gorgonzola morbido
o Olio extravergine d’oliva
o Sale q. b.
In una padella rosolare la cipolla tritata con un filo d’olio evo. Aggiungere il cavolo romanesco tagliato a pezzettini. Fare insaporire e aggiungere il riso, farlo tostare per qualche minuto e continuare la cottura aggiungendo ogni tanto del brodo vegetale. A fine cottura salare e mantecare con il gorgonzola e il parmigiano grattugiato.
Lo sapevate che il Cavolo romanesco…
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